SEPARATI MA UNITI NELLA PREGHIERA,
UNA SANTA PASQUA CHE NON SCORDEREMO
Nella situazione di emergenza che stiamo vivendo ci sembra opportuno segnalare gli strumenti che possono aiutarci nella preghiera a Dio Padre attraverso i canali di informazione televisivi o digitali.
(Le immagini e i titoli delle Domeniche visualizzano i filmati).
DOMENICA XIII t.o.
Alle ragazze e ai ragazzi del Catechismo e alle loro famiglie
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Carissimi,
con questa lettera interrompo per un paio di mesi la nostra comunicazione settimanale, per lasciare spazio alle vacanze.
Per molti di noi – anche per me – questa estate sarà diversa dalle precedenti, ma ritengo sia bene alternare i tempi di lavoro, di scuola o di catechismo con tempi di riposo e di festa, perché così fa il Signore, che ha creato i giorni feriali e i giorni festivi.
Non arriverà più la mia lettera, ma ogni settimana verrà la domenica, il giorno della festa perché giorno del Signore. Vi esorto a vivere la domenica in modo diverso dagli altri giorni. È la Messa che trasforma questo giorno, ma non solo: il riposo, la bellezza della natura e dell’arte, la gioia dell’amicizia e della solidarietà, lo riempiono di grazia e di pace.
È stato bello rimanere in dialogo con voi anche per via elettronica: la necessità di preparare un video ogni domenica mi ha dolcemente costretto a inventare modi nuovi per parlare della fede. Sono contento se li avete guardati e vi ringrazio degli elogi e delle critiche che aiutano a migliorare.
Ci diamo appuntamento a settembre, per riprendere con slancio il catechismo e la vita della comunità cristiana, preparandoci in particolare alla festa delle Prime Comunioni e della Cresima.
Vi auguro una buona estate e vi benedico nel nome del Signore
Vostro
don Stefano
DOMENICA XII t.o. – San Luigi
Alle ragazze e ai ragazzi del Catechismo e alle loro famiglie
Carissimi, buona domenica!
È questo il saluto e l’augurio che mi piace ripetere: buona domenica! Sono infatti finite le grandi feste pasquali e fino al prossimo Avvento non ci saranno altre feste, se non Ferragosto. Ve lo dico però con tanta convinzione perché so che la domenica è la festa primordiale, quella da cui tutto ha preso origine. Vi invito perciò a vivere la domenica come un giorno diverso da tutti gli altri. Ciò che trasforma la domenica è la Messa, che ci fa ricordare la risurrezione di Gesù e la missione che ha affidato ai suoi discepoli, cioè a noi oggi, di portare a tutti la speranza del Vangelo. In qualunque posto siate, in città o in campagna, al mare o sui monti, riempite questo giorno della grazia dell’Eucaristia!
Desidero poi dirvi che con i Catechisti stiamo pensando al nuovo anno catechistico, programmando la celebrazione delle Prime Comunioni e delle Cresime che abbiamo dovuto saltare a causa della pandemia. Se non sarà possibile usare la sala di catechismo perché troppo stretti, useremo il salone dei Teatini e la chiesa, dove è possibile mantenere le distanze necessarie. In ogni caso, il catechismo è l’attività che più ci sta a cuore e la mettiamo al primo posto.
Vi auguro una buona estate, vi aspetto a Messa e vi benedico nel nome del Signore
Vostro don Stefano
DOMENICA DEL CORPUS DOMINI
Santissimo corpo e sangue di Cristo
Carissimi, sono contento di potervi ancora raggiungere con questa lettera, anche se ormai il catechismo è finito e sono iniziate delle vacanze diverse da tutti gli anni precedenti. Come siete stati bravi nell’inventare un modo diverso di fare catechismo, con video, email, incontri da remoto, disegni scansionati, ecc. siate bravissimi nell’inventare un modo nuovo di fare vacanza. Un’idea ve la lancio anch’io: diventate turisti in città e visitate tutte le chiese di Bologna. Abbiamo la fortuna di avere delle chiese bellissime, ricche di storia e di tante opere d’arte, ricche soprattutto della presenza del Signore. Potreste programmare un itinerario a tappe, ad esempio lungo alcune strade principali; prima fate una ricerca su Google o su una guida e disegnate una mappa.Entrando in una chiesa per prima cosa cercate dove è il Signore, cioè dove è custodito il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia. Lo potete riconoscere attraverso i segni della sua presenza: il tabernacolo con accanto la lampada del Santissimo. Per essere sicuri potreste anche fare una ricerca sui termini che fanno riferimento all’Eucaristia e alla processione del Corpus Domini: tabernacolo, conopeo, lampada del Santissimo, corporale, patena, pisside, calice, ostensorio, paliola, pallione … Conoscere il significato di queste parole è utile per capire tante cose della storia, dell’arte e della fede.
Vi chiedo anche un favore: entrando in una chiesa dite una preghiera e salutate il sacerdote anche da parte mia. Se poi venite in San Bartolomeo sarò contentissimo di salutarvi e di farvi da guida.
Vi aspetto e vi benedico nel nome del Signore
Vostro don Stefano
DOMENICA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
Carissimi,
ormai le lezioni della scuola sono finite e anche il catechismo si interrompe per la pausa estiva, ma sono contento di potervi raggiungere ugualmente con questa lettera per ravvivare la gioia di non essere soli. Per fortuna, infatti, anche nei periodi di vacanza, ogni settimana ritorna la domenica, giorno del Signore, giorno della festa, e possiamo collegarci tra noi, anzi possiamo essere in comunione tra noi. Questa domenica celebriamo la festa della Santissima Trinità, perché Gesù ci ha fatto conoscere che Dio è Padre, lui è il Figlio di Dio, e lo Spirito Santo è l’amore che li unisce: un unico Dio. Qualcuno pensa che la Santissima Trinità sia il mistero più difficile da capire: come fa uno ad essere tre? Io la penso come voi: è la cosa più semplice, perché tutto assomiglia alla Trinità. Una famiglia è una e contemporaneamente più persone, perché è l’amore che unisce. Un computer è uno e contemporaneamente è composto di innumerevoli pezzi e solo se sono tutti collegati funziona. La pandemia ci ha fatto capire ancora meglio che siamo fatti ad immagine di Dio, ad immagine della Trinità, perché sentiamo forte in noi il desiderio di non rimanere isolati; stiamo bene quando siamo insieme e ci sentiamo amati, finché tutta l’umanità formi l’unica famiglia dei figli di Dio!
Vi aspetto e vi benedico nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo
Vostro don Stefano
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DOMENICA DI PENTECOSTE
(Vespertina Gv 7, 37-39) – (Giorno Gv20, 19-23)
Carissimi,
è stato davvero bello, domenica scorsa, ritornare in chiesa e trovarla piena di grandi scritte colorate; con le iniziali dei vostri nomi abbiamo detto a tutti: “Bentornati!”.
Sono stato contento di rivedere tanti di voi, ragazze e ragazzi, che arricchite di speranza la nostra comunità e mi aiutate a capire e a trasmettere l’insegnamento del Vangelo.
Vi aspetto anche domani per celebrare la solennità di Pentecoste, per lasciarci anche noi riempire della grazia e della gioia dello Spirito Santo che, cinquanta giorni dopo la Pasqua, è disceso sui discepoli in preghiera insieme a Maria, la madre di Gesù.
ASCENSIONE DEL SIGNORE
(Mt 28,16-20)
Carissimi,
celebriamo la festa dell’Ascensione del Signore e finalmente si può riprendere a celebrare la Messa con la gente.
Sono molto contento perché durante tutte queste settimane di quarantena, celebrare a porte chiuse, senza gente, senza bambini, senza ministranti, senza coro, non sembrava davvero una festa. Ma non sarà una Messa come eravamo abituati fino a tre mesi fa. Lo capite guardando a quello che è già pronto sull’altare. Riconoscete tutti gli oggetti?
C’è il calice e ci sono le ostie, ma distinte: quelle per il sacerdote e quelle per i fedeli. Ci sono le ampolle con l’acqua e il vino; c’è la piccola brocca e il catino per lavarsi. C’è anche il detergente per igienizzarsi le mani, con i guanti e la mascherina. Ci sono anche i lunghi bastoni per la questua, così che si mantengano le distanze di sicurezza. Anche questo infatti è un modo concreto per partecipare alla Messa raccogliendo offerte per la comunità e per i poveri. Ma con tutte queste precauzioni sarà una Messa più bella o più brutta di prima?
Sarà bella come prima, e vi spiego perché.
Il pane e il vino che portiamo all’altare sono il segno della nostra offerta, al Signore. In realtà il Signore non ne ha bisogno, perché è lui che ha creato il mondo, la natura, la terra, il cielo e il mare. Però, da quando ha creato l’uomo, Dio non fa più nulla da solo, per condividere con noi la gioia della creazione. Per questo ci chiede di lavorare, di studiare, per moltiplicare con il nostro impegno i doni che ci ha dato, perché tutti possano averne in abbondanza e fare festa insieme.
Prima, eravate voi ragazzi a portare il pane e il vino, all’altare; ma ora avete ancora un’offerta da portare: portate l’impegno a non diffondere il contagio a offrire la fatica di portare la mascherina e di rimanere distanti. È un vera offerta gradita al Signore; un contributo alla vita e alla gioia di tutti.
E vi ringrazio perché, anche se per un po’ non riuscite a venire, siete voi a dire a tutti: BENTORNATI!
Buona domenica.
Buona festa della Ascensione e a presto.
VI DOMENICA DI PASQUA
(Gv 14,15-21)
Carissimi,
finalmente il contagio del coronavirus sta calando e, con le necessarie precauzioni, possiamo cominciare ad uscire. Così da domenica prossima sarà possibile celebrare la Messa a porte aperte.
In questi giorni ci siamo organizzati per predisporre la chiesa secondo le attuali direttive con l’erogatore per disinfettarci le mani e i banchi distanziati. Dobbiamo essere sicuri che non ci siano rischi di un nuovo contagio. Ma, oltre ad essere sicure, le Messe devono essere gioiose, soprattutto domenica prossima festa dell’Ascensione del Signore in cui siamo invitati ad “esultare di santa gioia”.
Per questo ho bisogno di voi, ragazzi e ragazze, perché tutti quelli che entreranno in chiesa si sentano accolti. Vi chiedo allora un piacere: disegnate su un foglio l’iniziale del vostro nome, e poi coloratela con tutta la vostra fantasia e abilità. Io, ad esempio, disegnerò una grande S, di tanti colori. Se riuscite a portarle in parrocchia, con tutte le vostre iniziali, facendomi aiutare dai Catechisti, comporrò delle frasi, per dire a tutti:
BeNToRNAti!
V DOMENICA DI PASQUA
Gv 14, 1-12
Carissimi,
stiamo ripartendo lentamente. Durante la settimana scorsa molte aziende hanno ripreso a lavorare, anche noi possiamo cominciare a uscire, ma occorre fare tanta attenzione per evitare che il contagio del coronavirus riprenda. Per questo anch’io uso la mascherina, anche in chiesa, mentre mi preparo a celebrare la Messa di questa che è la quinta domenica di Pasqua.
Non possiamo ancora ritrovarci tutti, ma vi ringrazio dell’opportunità che mi date di incontrarci anche attraverso questo video. A me fa molto piacere e sempre vi porto con me quando mi presento al Signore, particolarmente in questo momento della Messa, nel momento della orazione iniziale.
Vedete cosa tengo in mano? Un cesta! Per riempirla di che cosa?
Lo si può capire conoscendo il nome della preghiera che il sacerdote rivolge al Signore all’inizio dell’Eucaristia, dopo il saluto e l’atto penitenziale.
Si chiama “colletta”. Proprio così: colletta, che vuol dire raccolta. C’è la colletta alimentare, che si fa davanti ai supermercati, per raccogliere il cibo di chi non ha da mangiare; c’è la colletta di solidarietà per qualche iniziativa benefica e c’é la colletta della Messa, per raccogliere le preghiere. Le vostre preghiere. Quando io dico “Preghiamo!” non sono mai solo. Mi rivolgo a voi, per chiedere di unirvi a me, per pregare insieme. Faccio la colletta delle vostre preghiere, delle vostre richieste, dei vostri ringraziamenti, per presentarli al Padre, nel nome di Gesù.
IV DOMENICA DI PASQUA
Gv10,1-10
Pasqua che rinnova
Carissimi,
la risurrezione di Gesù è la vera novità della storia: è cambiato il destino del mondo perché ad ogni uomo è data la grazia della vittoria sul male e sulla morte. La Pasqua ci fa rivivere, nei sacramenti e nella vita, questo grande rinnovamento.
A guidare il cammino delle nostre comunità cristiane, per essere sempre più conformi al Vangelo e più adeguati a rispondere alle esigenze della storia, quest’anno è la preparazione della visita pastorale zonale che il nostro Cardinale Arcivescovo ci farà da giovedì 8 a domenica 11 ottobre prossimo.
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Vai al Bollettino Parrocchiale 123
III DOMENICA DI PASQUA
Lc 24,13-35
Carissimi.
Busso ancora una volta alla vostra porta e vi ringrazio dell’accoglienza. Sono ormai varie settimane che vi mando un video come questo, spinto dal desiderio di stare un po’ con voi, per condividere la vostra gioia e anche le vostre preoccupazioni, che sono cresciute molto in questo tempo di coronavirus.
DOMENICA IN ALBIS
Domenica della Divina Misericordia
E’ la seconda Domenica di Pasqua, perché per la seconda volta il Signore risorto si rende presente in mezzo ai suoi discepoli, ancora chiusi nel cenacolo. Vi invito a leggere il bellissimo racconto del Vangelo che oggi viene letto nella Messa: dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo 20, versetti 19-31.
DOMENICA DI PASQUA
Cristo è risorto, alleluja alleluja
Finalmente è arrivato il giorno glorioso della risurrezione del Signore Gesù! La presenza del Risorto riempie la Chiesa e il mondo con la sua luce e la sua gioia. È cambiato il destino del mondo: non siamo più destinati alla morte, ma alla vita e alla felicità. Siamo sicuri che anche la pandemia del cronavirus sarà sconfitta.
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VEGLIA PASQUALE
Consigli su come vivere la Pasqua
SABATO SANTO
Il Sabato Santo è il giorno che Gesù trascorre nel sepolcro. Un giorno particolare dove regna il silenzio. È l’unico giorno dell’anno in cui non ci sono celebrazioni.
Ma non è un giorno senza significato, anzi! È l’immagine della storia del mondo, particolarmente dei nostri giorni: se ci guardiamo attorno vediamo solo vuoto e segni di morte; ma sappiamo che nel profondo la Vita è all’opera, come il chicco di grano nascosto nella terra: presto spunterà, fiorirà e porterà frutto abbondante.
VENERDI’ SANTO
Carissimi, è il Venerdì Santo, il gran giorno della croce, della morte di Gesù
SANTA PASQUA DI RESURREZIONE
L’invito del Cardinale: “Per la Pasqua addobbiamo finestre, campanili e torri. Rendiamo bella la città:
Risorge il Signore, risorge la vita“
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Inseriamo un video con una introduzione alla Settimana Santa di Mons. Stefano Ottani per entrare nello spirito di queste Solennità.
Sussidio della Conferenza Episcopale Italiana (33 pagine) per seguire i riti della Settimana Santa in famiglia.
I RITI DELLA SETTIMANA SANTA
DELLA CHIESA DI BOLOGNA
Iniziative diocesane: appuntamenti con sua Em. Cardinale Matteo Maria Zuppi
Domenica delle Palme – 5 aprile
Omelia di Don Giulio nella Domenica delle Palme
Giovedì Santo – 9 aprile
Messa del Giovedì Santo in diretta streaming - Dalle 17:30 alle 19:00
Venerdì Santo – 10 aprile
Via Crucis in diretta tv e streaming - Dalle 15:00 alle 16:15
Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi - Dalle 09:00 alle 09:45
Sabato Santo – 11 aprile
Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi - Dalle 09:00 alle 10:00
Messa della Risurrezione nella veglia Pasquale in diretta streaming - Dalle 21:00 alle 23:00
Domenica di Resurrezione del Signore – 12 aprile
Messa della Domenica di Pasqua in diretta tv, radio e streaming - Dalle 10:30 alle 12:00