Angelo Gabriello Piò (vedi www.treccani.it): fu allievo di Andrea Ferreri e di Giuseppe Maria Mazza e, dopo aver frequentato per un certo periodo la scuola romana di Camillo Rusconi, divenne membro nel 1721 dell’Accademia Clementina di Bologna, nonché collaboratore dei migliori architetti locali del tempo: Carlo Francesco Dotti, Alfonso Torreggiani, Giuseppe Antonio Ambrosi. Le sue opere, per lo più di soggetto religioso, allegorico o mitologico, sono realizzate prevalentemente in stucco o terracotta policroma, come nella tradizione plastica locale, poiché dovette sopperire con materiali alternativi alla scarsa reperibilità di pietre e marmi, contando sull’abilità di eccellenti modellatori e stuccatori, che riuscirono ad imitare la scultura in pietra.